Caira

Progetto Finanziato dall'Unione Europea

In un documento notarile redatto il 21 gennaio del 1668 si ha notizia della mancanza di un parroco in un villagio di Cairo perché il ridotto numero di abitanti circa 200, non consentiva, secondo le leggi del tempo, l’obbligatorietà di residenza al curato titolare della chiesa.

Agli inizi della seconda metà del XIX secolo, vere e proprie strade che univano il villaggio di Cairo agli altri centri abitati della zona non esistevano. 

Mentre era in corso la Prima guerra mondiale la città di Cassino, frazione Caira  fu prescelta come luogo di edificazione di una struttura militare destinata all’internamento dei militari dell’Esercito austro-ungarico che venivano fatti prigionieri al fronte. 

Il Concentramento di Caira fu realizzato all’inizio del 1917 e i prigionieri affluiti furono utilizzati, nel corso di un anno e mezzo di internamento, per lavori manuali, particolarmente adibiti alla realizzazione di opere di rimboschimento delle montagne circostanti.

L’ex Concentramento, da cent’anni è parte integrante del panorama di questo territorio e per cent’anni ha accompagnato la vita delle popolazioni di questo territorio, anche quella economico-sociale.